VIC 20 & COMMODORE 64 - SCHEDA DOPPIO DATASSETTE
Come ho imparato a duplicare e ad amare le cassette.
Correvano gli anni '80 e internet non esisteva, o meglio non esisteva per noi ragazzi dell'epoca. Internet
arrivò ufficialmente in Italia nel 1986 ma prima che potesse diffondersi ed arrivare alla mia attenzione dovetti
aspettare il nuovo millennio. Sembra impossibile al giorno di oggi immaginare un mondo senza la rete talmente sono
abituato ad usarla ma la realtà è che si tratta di una innovazione molto recente. La domanda arriva da sola, come mi
procuravo i programmi e sopratutto i videogiochi all'epoca? E quanto costavano?
Al tempo non esistevano catene specializzate nella vendita di videogiochi, cassette e cartucce si trovavano in
angolini dedicati nei negozi di elettrodomestici, di elettronica e nel caso del NES nei negozi di giocattoli. Per noi ragazzi
però l'acquisto in questi negozi era piuttosto raro e di solito in poche speciali occasioni, compleanni, festività, visite
dei nonni o di qualche zio benestante. Questo perchè i giochi costavano molto, per fare un esempio la cartuccia di Sonic
costava 130 mila lire alla sua uscita, decisamente troppo per le 'paghette' dell'epoca.
Per quelli come me che possedavano il Vic 20. Una valida alternativa era l'acquisto in edicola di una delle numerosissime
riviste che avevano in allegato le cassette con le compilation di software o di giochi. In quel periodo ne uscivano a decine
ogni mese, ricordo il nome di qualche testata, MC Microcomputer, SuperVic20, SuperC64, PEEK, POKE. A chi volessa approfondire
e perdersi in questo mare di ricordi suggerisco il seguente sito, c'è sicuramente da divertirsi:
Link Edicola 8 Bit.
E' inutile raccontarci storielle, si trattava di software palesemente piratato e sbattuto su queste pubblicazioni editoriali
il cui unico scopo era sfruttare la moda del momento. Il tutto si poteva fare 'legalmente' per via di un vuoto legislativo della
legge italiana. Un argomento interessante questo ma di cui scriverò in un altra occasione. Dal punto di vista del software si
trattava di programmi hackerati per variarne il titolo o qualche minimo dettaglio.
Nonostante il prezzo di queste riviste in cassetta fossero abbordabili, non mi potevo comunque permettere di acquistare ogni
singola pubblicazione. Tuttavia il desiderio e la curiosità di giocare era tale che nel gruppetto dei nerd siamo arrivati ad un
accordo, ciascuno di noi acquistava una rivista diversa e poi si facevano girare le cassette. Come vedete certe pratiche non sono
cambiate negli ultimi 30 anni.
Qualcuno si starà certo chiedendo come mai non duplicavamo le cassette usando un registratore a doppia cassetta, ebbene tutti
i nostri tentativi fallivano miseramente e non riuscivamo a capire il perchè. Tutto questo fino al momento in cui ho trovato in
una delle riviste dell'epoca il progetto del circuito illustrato da queste foto, un duplicatore di segnale che permetteva eseguire
una registrazione parallela durante il caricamento del software, semplicemente geniale.
Non sto a raccontare quanti tentativi andati a male sono stati fatti, quanti circuiti buttati, saldature sbagliate e componenti
elettronici sono stati distrutti nel processo, tuttavia alla fine abbiamo ottenuto il risultato che speravamo, il circuito era
una realtà funzionante. Da quel giorno in poi è stata tutta una festa, le cassette si sono moltiplicate a dismisura e le librerie
di noi nerd si sono riempite di giochi e programmi, tutto il resto è storia.
Pubblicato il 04/10/2020 - M.B.