STARCRAFT - Blizzard (1999)
Lo strategico in tempo reale di fantascienza.
Gli anni 80 e 90 sono stati gli anni d'oro per i giochi di strategia in tempo reale, appassionavano moltissimi giocatori
tra cui anche il sottoscritto. Ho sentito menzionare il titolo StarCraft già qualche anno prima della sua uscita,
più precisamente quando era ancora in voga il sua diretto predecessore, 'Warcraft II Tide of Darkness'.
Inizialmente la notizia mi ha lasciato leggermente perplesso, temevo infatti si trattasse di una semplice riproposizione
dello stesso gioco con la variazione della grafica e l'idea mi deludeva parecchio. Infatti, un limite di Warcraft
è la precisa e studiata corrispondenza tra i due set di personaggi, qualunque fazione il giocatore scegliesse si trovava a disposizione
unità equivalenti, l'operaio, il soldato, l'arciere, il mago e cosi via, cambiava solamente l'aspetto grafico, sonoro
ed il nome dell'unità, la scelta del giocare quindi era di fatto solo un scelta estetica.
Questo mio pregiudizio mi ha trattenuto dall'acquistare il videogioco al lancio, convintissimo che si
trattasse solo di una ripetizione del titolo precedente con un diverso tema grafico, è inutile dire che dopo
qualche anno, quando mi decisi a tornare sui miei passi, ebbi una graditissima sorpresa.
Infatti il level design della Blizzard aveva creato un universo complesso dove tre diverse razze tra umani e alieni
si contendevano il potere. Ogni razza poi aveva le sue peculiarità che le altre non condividevano, la scelta del giocatore
quindi era oltre che di estetica anche quella di una strategia specifica. L'abilità dei designer è stata quella di realizzare
degli eserciti concettualmente diversi ma che risultassero bilanciati negli scontri, rendendo la sfida interessante e mai
scontata nel suo esito.
Scomparso quasi immediatamente lo scetticismo iniziale, non mi rimaneva altro che godermi le notevoli migliorie grafiche,
le vicende delle campagne tutte appassionanti e varie, il bellissimo comparto sonoro, la musica accattivante ed il
pregevole level design ricco di ambientazioni, mappe e territori.
Anche la varietà di obbiettivi risulta notevolmente migliorata, questa volta non ci si limita a dover sconfiggere
ed eliminare il nemico, ci sono missioni di scorta, ricognizione, raccolta di risorse, missioni a tempo, resistere ad un
assedio e chi più ne ha più ne metta.
Inutile dire che StarCraft è diventato molto rapidamente il mio strategico preferito, ho perso il conto delle ore
investite a costruire basi ed addestrare armate. Tra le tre razze disponibili, la razza Umana, gli insetti Zerg e i telepati
alieni Protoss la mia preferita, piuttosto banalmente lo devo ammettere, è la razza Umana. Schierare i vari tank da assedio e
la loro notevole potenza di fuoco mi dava una soddisfazione incredibile, li ho usati con efficacia e divertimento per
l'intera campagna fino all'appassionante scontro finale.
Questo mio essere scettico mi ha dato in maniera indiretta un vantaggio da collezionista, infatti ho avuto l'occasione
di accaparrarmi una edizione del gioco piuttosto particolare ad un prezzo economico, completa di espansioni ufficiali e
di manuali strategici. In quei giorni mi trovavo negli USA per far visita al mio fratellone, durante una gita in uno di quegli
enormi supermercati la mia attenzione è caduta sullo scaffale dei videogiochi, rimasi ingolosito dall'offerta proposta e
decisi di approfittare dell'occasione. Sono anche convinto che questa 'StarCraft Battle Chest' sia una edizione difficile
da reperire in Italia.
Un altro aspetto che mi ha colpito e coinvolto è la confezione e l'esterica della vasta documentazione
allegata al software, immagini e descrizioni della scatola sono molto belle ed accattivanti, riccamente decorata.
Oltre a ciò dei coloratissimi schemi e diagrammi illustrano le dipendenze tra le unità, edifici ed i vari upgrade
disponibili, questo per ciascuna delle tre razze disponibili. Al giorno d'oggi non ci sono più confezioni così
ben fatte ed elaborate, al massimo una copertina alternativa e un foglietto striminzito con le avvertenze per
l'epilessia ed il PEGI.
Il successo di StarCraft è stato incredibile e si è manutenuto inalterato negli anni fino al punto che al giorno d'oggi,
nelle nazioni asiatiche e nella Korea del Sud in particolare, è giocato da milioni di persone. E' anche sinonimo di eSport
con tanto di campionati trasmessi negli stadi, nei programmi televisivi e con giocatori professionisti, delle autentiche
star osannate dalla folla. Un exploit che personalmente non mi sarei mai aspettato nel mondo dei videogiochi.
Pubblicato il 27/02/2021 - M.B.