SOMMARIO

Indice Restauri

ATARI 2600 Junior - INSTALLAZIONE MODIFICA RCA VIDEO

Introduzione

Atari 2600 Junior Modificato

In un mondo che permette l'emulazione di quasi tutto l'hardware delle scorse generazioni la mia preferenza va sempre alle console originali, inoltre preferisco mantenere le console nella loro configurazione di fabbrica ed evitare di modificare schede madre e periferiche, è mio parere infatti che in questo modo sia preservata la storicità delle intenzioni dei progettisti.

Esistono tuttavia delle situazioni che spingono anche un purista come il sottoscritto ad accettare compromessi, in sostanza si tratta di quei casi nei quali la fruizione del software viene rovinata, che sia un gioco o una applicazione od altro sono ben disposto ad accettare una modifica hardware pur di ottenere una buona resa del software stesso.

Entrando nello specifico, le console Atari degli anni '80 soffrono di un grosso limite, il fatto che l'uscita video/audio prevista dai progettisti passi solamente tramite il segnale RF dell'antenna. Quest'ultimo è molto debole dovendo passare per una codifica/decodifica prima nella console e poi nel televisore, con il risultato di ottenere alla fine tutti quei fastidiosi problemi di sintonia che i ragazzi della mia generazione ricordano bene sulle vecchie televisioni a tubo catodico.

Va detto, ragionando dal punto di vista dei costruttori (i quali da sempre tendono a tenere bassi i costi di produzione) che questo sistema era all'epoca piuttosto comune, infatti ben poche televisioni erano dotate dell'ingresso RCA composito dato che i sistemi VHS o BETAMAX, anche se erano in forte espansione, non erano ancora diffusi all'epoca. Basterà infatti attendere pochi anni per avere nel mercato un NES già dotato della doppia uscita video/audio, RF e RCA composito (anche se con audio mono).

Fase 1 - La ricerca

Atari 2600 Junior

Una uggiosa giornata di settembre mi spingeva a ricercare pigramente in rete qualche spunto per risolvere il problema del segnale RF, desideravo poter usare le mie console Atari senza subire tutti quei noiosi disturbi sul video. Sapevo che tecnicamente era possibile estrarre il segnale video prima della codifica e usarlo direttamente, tuttavia le mie limitate conoscenze di elettronica mi frenavano da qualunque tentativo, sopratutto nel timore di danneggiare l'hardware.

Ad un certo punto la mia ricerca è approdata su un interessante sito che sembrava proprio fare al caso mio, si trattava di un negozio online che propone modifiche e aggiornamenti dedicati alle console Atari "Vintage Gaming and More", un gruppo di appassionati ingegneri di elettronica ed informatica che propongono questi prodotti di nicchia. La mia attenzione si è immediatamente ridestata e ho iniziato a scorrere febbrilmente i vari gadget in vendita.

Le proposte sono molte e tutte molto interessanti, si va da schedine per il miglioramento video a quelle per mettere un pausa l'esecuzione del software fino ad arrivare a lettori di ROM su schede SD. I prezzi sono ragionevoli data l'ampia possibilità di espansione e miglioramento dell'hardware. La mia attenzione si sofferma su un semplice kit che permette si creare nelle console l'uscita RCA composita, proprio quello che desideravo. Dopo qualche minuto l'acquisto era completato, non mi rimaneva che attendere l'arrivo dei componenti dagli U.S.A.

Fase 2 - La fragilità della scocca

Dopo qualche giorno di attesa mi arriva un pacchettino dall'america contenente una schedina PCB veramente minuscola (appena 20x10 mm circa), una manciata di componenti e le tre prese circolari tipiche della connessione composita, gialla, bianca e rossa. Nell'etichetta della busta un link ad un tutorial su montaggio e l'installazione.

La necessità di eseguire dei fori nella scocca della console mi ha messo immediatamente a disagio, l'Atari 2600 Junior è la più piccola, la più economica, la più fragile tra le console della serie 2600, sarei riuscito nell'impresa senza fare troppi danni? Non mi restava che provare.

Munito del mio fedele cacciavite giallo, compagno di molte avventure, ho disassemblato la console e utilizzando una strisciolina di carta come maschera di foratura ho eseguito dei piccoli fori nella plastica. La posizione mi è stata suggerita dal tutorial e per la distanza tra i fori ho usato una adattatore SCART come riferimento, in seguito i piccoli fori sono stati allargati a piccoli passi fino alla dimensione necessaria per le tre prese.

Durante l'operazione di foratura la plastica emetteva un inquietante scricchiolio e in più di una occasione ho avuto la netta impressione che la scocca si stesse letteralmente sbriciolando. E' evidente che la qualità della plastica di questa console è molto scarsa, frutto probabilmente della disperata ricerca di abbassare i costi verso la fine della generazione. E' altrettanto vero che sono passati almeno 30 anni dalla sua costruzione e un certo invecchiamento e fragilità del materiale è più che comprensibile.

Fase 3 - La schedina elettronica

Covavo la segreta speranza (illuso) di ricevere la schedina già assemblata, questo data la mia scarsissima abilità nel maneggiare il saldatore. Alla vista dei componenti sfusi non mi sono comunque perso d'animo, preparata la postazione e recuperato il materiale necessario mi sono messo d'impegno e tra mille difficoltà e imperizie (la faccio pesante ma la realtà è che non alcun talento per queste operazioni delicate) riesco ad ottenere il circuito come indicato nel tutorial.

Mi accingo quindi a seguire le indicazioni riguardanti la modifica della scheda madre e leggo "Togliere la protezione in metallo e buttarla via ... Togliere il transistor Q4, la resistenza R56 e il condensatore C33 tagliando i terminali e gettarli via", resto perplesso, non mi aspettavo delle modifiche così invasive, significa che una volta iniziata l'operazione non sarò più in grado di tornare indietro e in caso di errore la console resterà definitivamente danneggiata e non funzionante.

Che fare? Ormai è troppo tardi per rinunciare. Incrociando le dita e controllando due volte ogni manovra proseguo con cautela, tolgo transistor, resistenze e condensatori e poi eseguo le saldature sulla scheda madre come da indicazioni, già che ci sono uso anche una guaina termorestringere per tenere assieme i fili, così tutto avrà un aspetto più ordinato.

Eseguo le saldature indicate anche dal lato delle prese montate sulla scocca, infine controllo con il tester la continuità elettrica alla ricerca di eventuali errori di saldatura, il risultato è più che soddisfacente e secondo manuale, l'operazione sembra eseguita correttamente.

Fase 4 - Rimontaggio e prova su strada

Rimonto con attenzione la scocca in sede, nel farlo verifico bene la posizione del circuito all'interno della console, questo per evitare dei falsi contatti o di danneggiarlo inavvertitamente. Stringo le viti della scocca e nel farlo continuo a sentire rumori inquietanti ed ho la netta la sensazione di quanto sia fragile la plastica, ancora una volta ho l'impressione che se se stringo troppo la scocca possa sbriciolarsi.

Tutti i miei dubbi e le mie ansie scompaiono come nebbia al sole pochi secondi più tardi. Dopo aver eseguito il collegamento con il mio vecchio televisore a tubo catodico e la sua presa SCART, inserito la cartuccia di Space Invaders e accesa la console compare sullo schermo la familiare vista delle navette aliene. La pulizia del segnale è ottima e sono soddisfatto del risultato. Missione compiuta.

Pubblicato il 31/10/2020 - M.B.