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ATARI 1040 ST - INSTALLAZIONE EMULATORE FLOPPY DISK GOTEK USB

Introduzione

Atari 1040 ST

Atari è un nome che nell'immaginario collettivo risuona come sinonimo di videogiochi e di console. Tale è stato l'impatto di questo marchio negli anni '80 che il logo è apparso anche nei grandi film di fantascienza dell'epoca come ad esempio il 'Blade Runner' di Ridley Scott.

Storicamente iniziata con il flop del blockbuster natalizio 'ET', la grande crisi dei videogiochi del 1983 ha travolto pesantemente il marchio Atari. Lo ha ridimensionato a tal punto che negli anni successivi l'azienda si è trovata in gravi difficoltà, spesso costretta ad arrancare dietro alla concorrenza, soprattutto nipponica ed europea.

Uno dei settori nel quale Atari ha investito negli anni successivi alla crisi è stato quello dei nuovi computer a 16 bit, risultando decisamente concorrenziale con l'inglese Amiga e il conterraneo Apple, le linee di computer ST e XE hanno ottenuto un discreto successo anche se ormai le cifre e i fatturati ottenuti prima della crisi non si potevano più raggiungere, il mondo era cambiato.

Nei primi anni '90 dopo essere stato un felice possessore del Vic 20, del Commodore 64 e del Commodore 128, la mia attenzione si è posata su queste interessanti macchine dotate di intefaccia grafica, mouse e floppy disk integrato. Decisamente più economiche delle loro controparti, disponevano di una libreria di programmi e giochi di tutto rispetto.

Fase 1 - Il dramma e il tentativo

Un pigro pomeriggio domenicale, con la pioggia che picchiettava alla finestra recupero dalla sua scatola in cantina il mio fiero Atari 1040 ST. Fermo da un bel pò di anni si presenta bene all'aspetto, solamente un pò impolverato e leggermente ingiallito. Trafficando tra cavi e prese di corrente lo metto in funzione, ogni sua parte sembra lavorare come da manuale, dopo qualche giorno però all'improvviso il dramma, il lettore floppy disk non riesce più a leggere i supporti.

Dopo mille tentativi e reset della macchina non c'è nulla da fare, la diagnosi non cambia, il lettore dei dischi non ne vuole sapere di funzionare, allora mi decido ad intervenire e con piglio deciso spengo, scollego il computer e dopo essermi dotato del mio fido cacciavite giallo inizio a svitare.

arrivo rapidamente a togliere la scocca superiore, identifico il lettore, scollego la piattina e lo spinotto dell'alimentazione, noto anche che si tratta di un collegamento standard come per i PC dell'epoca, si tratta infatti di un lettore di floppy disk a doppia densità da 720 kBytes.

Procedo a smontare il lettore ed a rimuovere la sottile lamiera di chiusura, desidero verificare la situazione al suo interno e ci trovo un bel pò di polvere annidata negli angoli. Una bella soffiata di aria compressa pulisce il tutto. Convinto di aver risolto il problema effettuo un collegamento volante ed un test di lettura ma il risultato mi lascia molto deluso, il problema non è affatto risolto. Il lettore è definitivamente andato.

Fase 2 - Decisioni drastiche

Che fare? Inizialmente ho cercato un ricambio originale per il lettore ma senza troppo successo, poche garanzie di riuscita e costi elevati. Ad un certo punto mi sono inbattuto in una pagina web che descriveva un dispositivo in grado di emulare il lettore di floppy usando una moderna chiavetta USB. Decisamente interessante.

Istintivamente l'idea di una modifica dell'hardware originale non mi piaceva, l'aggiornamento proposto era un pò troppo invasivo e sopratutto non permetteva la conversione dei floppy disk dotati delle protezioni antipirateria, una parte dei giochi in mio possesso, pochi a dir la verità, non sarebbe stato più possibile caricarli.

Nell'altro piatto della bilancia, la modifica apriva un enorme ventaglio di possibilità per il software liberamente disponibile come 'abandonware' in rete, inoltre restava la possibilità di recuperare un floppy disk esterno ed utilizzarlo come 'Floppy B'. Presa la decisione ed acquistata la scheda di emulazione Gotek su Ebay non mi restava altro da fare che adattarla nel vano lasciato libero dal floppy disk ed effettuare i collegamenti.

Fase 3 - Difficoltà tecniche

Il collegamento sembrava funzionare bene, il piccolo display dell'emulatore indicava che il circuito leggeva bene la chiavetta USB, quest'ultima l'avevo preparata adeguatamente secondo le specifiche usando alcune immagini ROM di floppy in mio possesso ed anche del materiale recuperato su internet.

Restava da testare il caricamento delle ROM nel sistema operativo ma prima di effettuare queste prove dovevo risolvere un problema di natura più semplice, l'apertura nella scocca non era compatibile con l'emulatore, la plastica andava tagliata.

Ben deciso ad eseguire il minimo dei tagli possibili ho recuperato un utensile tuttofare Dremel e ho tagliato via la parte della scocca che disturbava la lettura del display. Subito dopo mi sono reso conto che anche dall'altra parte la scocca disturbava l'accesso ai pulsanti e mi sono rassegnato a tagliare ulteriormente.

Fase 4 - Aggiustamenti e test finali

Rimonto la scocca in sede e verifico la bontà del lavoro fatto, sono soddisfatto. A questo punto non mi resta altro da fare che testare il caricamento delle ROM nel sistema operativo Atari. Qui mi imbatto in un piccolo intoppo, il messaggio di errore in lettura si ripropone, qualcosa non è andato nel verso giusto.

Perplesso, controllo con attenzione le istruzioni di montaggio del Gotek. Dopo un pò di prove mi accorgo del banale errore commesso, la piattina del floppy è stata collegata rovescia e i vari terminali non combaciano tra loro. L'errore è facilmente rimediabile anche se mi costringe a smontare ulteriormente la scocca, dopo qualche minuto e qualche imprecazione la situazione è definitivamente risolta e posso dedicarmi al recupero delle numerose ROM dalla rete. Missione compiuta.

Pubblicato il 12/10/2020 - M.B.